Con una buona dose di generosità, le lamentele a proposito delle erbette lungo muri e marciapiedi della nostra città si potrebbero definire delle innocenti pagliuzze negli occhi, se comparate alle incredibili e deprecabili travi lungo tutto il nostro sistema stradale. E non voglio tanto parlare del manto vergognosamente sconnesso, che mette a dura prova gli ammortizzatori delle auto, quanto del disdoro della totalità dei marciapiedi, ove ne esistano, quanto mai impraticabili per i pedoni. E ancor di più dell’interminabile susseguirsi della incredibile occupazione degli spazi pubblici con scalini che immettono nelle case, all’ombra del menefreghismo più totale delle autorità o dei funzionari addetti alla viabilità e all’estetica cittadina. Un abuso intollerabile da parte di tutti coloro che gli scalini debbono obbligatoriamente realizzarli all’interno delle loro case, piuttosto che sulla pubblica via. Ma c’è di più lungo le strade della nostra città: la sconcezza degli scivolosi riempimenti di cemento, nei bordi stradali e nei marciapiedi come se non bastasse il resto, per facilitare l’accesso a improvvisati garage e locali vari, nonché ad uso scarrozzo per carico e scarico di merci. È obbiettivamente vergognoso, oltre che illegale e sanzionabile, che i nostri amministratori, e i consiglieri di opposizione in concorso, tollerino tanto strafottente disprezzo per la cosa pubblica, colpevolmente e volutamente dimentichi del loro obbligo di porre rimedio a tanto deleterio andazzo.       

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